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curiosi perchè

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Mi sono trovato ad Hong Kong per motivi di lavoro e ho avuto occasione di girare a lungo per la città della quale mi hanno colpito alcune cose che mi hanno dato lo spunto per pormi alcuni perché che vorrei condividere.
La prima domanda che mi sono posto è perché le banche e le tante gioiellerie non hanno le bussole all'ingresso, anzi, essendovi una temperatura mite spesso hanno le porte aperte. Mi sono anche chiesto perché non vi sono auto in doppia tripla fila per qualunque via, anzi non vi sono proprio auto parcheggiate lungo le vie, eppure la città conta sette milioni di abitanti.
Ho preso più volte un taxi, che qui sono numerosissimi tanto da rappresentare la maggioranza dei veicoli in circolazione e le tariffe sono di un euro e ottanta per i primi due chilometri e poi di venti centesimi ogni duecento metri.
Perché non c'è un pezzetto di carta per terra, né una cicca di sigaretta, perché alle sei di mattina all'arrivo all'aeroporto ci sono quindici gabbiotti per il controllo passaporti tutti aperti e con i poliziotti dentro.
Perché anche di notte ci sono i supermercati e negozi aperti, magari non tutti, ma quelli di pubblica utilità e anche qualcuno di articoli vari.
Perché nell'avveniristica e pulitissima metropolitana (nella quale c'è campo per i telefonini) ad ogni scompartimento ci sono due enormi schermi che ti dicono in quale punto del tragitto ti trovi; schermi che sono presenti anche in molti dei numerosissimi autobus, nei quali non è consentito stare in piedi.
Perché il periodo prenatalizio è l'epoca dei saldi consentendo ai commercianti di svuotare i negozi e ai clienti di spendere di più approfittando della convenienza (è strano vedere file ininterrotte e disciplinate ovunque per entrare a fare acquisti).
Perché tutti servizi pubblici sono accessibili con una carta di credito ricaricabile del Comune che consente anche di accedere ai distributori automatici, entrare nei musei, ecc..
Perché nei lavori in corso, ad esempio sulle strade, ci sono vistosi cartelli con indicata la data di inizio dei lavori, quella del termine e, cosa inaudita da noi, vi è anche lo spazio per indicare la data dell'eventuale anticipo della fine dei lavori.
Ci sarebbero anche tanti altri perché, ma uno più di tutti mi ha arrovellato il cervello, perché con tutti i servizi che funzionano alla grande l'aliquota massima dell'unica tassa omnicomprensiva pagata dai cittadini è del 16,5 per cento quando l'anno scorso era del diciassette e le autorità hanno comunicato che poiché le cose stavano andando bene, avrebbero abbassato l'aliquota di mezzo punto.
Sono pazzi gli abitanti di Hong Kong?
Giuseppe Quarto
Club L’imprenditore Brescia
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