Home

Imprenditori finalmente

Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

Giovani di Confindustria contro il governo
"C'è molto rigore, ma manca la crescita"

Duro il presidente degli industriali Jacopo Morelli che chiede il taglio immediato delle tasse: "La pressione fiscale è diventata confisca". Monti: "Fatto scelte difficili per il futuro del Paese". La replica: "Governo tratta cittadini come cavie". Istat: sale la fiducia delle imprese

MILANO - Il "peso" della pressione fiscale è "cresciuto così tanto da diventare una confisca": quella "ufficiale toccherà nel 2012 il 45% del Pil", l'onere sulle imprese "sarà superiore al 68%". Di più: "Perdiamo duemila occupati al giorno. La base industriale si è contratta del 20%". Il presidente dei giovani di Confindustria, Jacopo Morelli, dal palco del XXVII convegno di Capri punta il dito sulla "poca crescita" ed "il molto rigore". E "se chiudono le imprese dei giovani, il Paese brucia il futuro, le speranze, il dinamismo": bisogna "creare nuove occasioni di lavoro, dare ossigeno alle imprese". E a chi si candida per governare l'Italia, Morelli, chiede"cosa intenderà fare per i giovani che non hanno lavoro e non riescono a rendersi indipendenti". 

Monti. Il presidente del Consiglio dei ministri Mario Monti, con un messaggio, ha rivendicato il lavoro dell'esecutivo: "L'Italia ha fatto in questi mesi scelte difficili e introdotto riforme importanti in modo da voltare pagina" su un passato "di bassa crescita ed elevato debito", ma un "successo" - avverte - è possibile "solo dentro una azione comune a livello europeo". Secondo il premier "è essenziale che le giovani generazioni, e tra esse i giovani che si trovano in prima linea nel fare impresa e creare nuove opportunità, sentano l'Unione europea come orizzonte irrinunciabile per la loro azione e si impegnino direttamente a progettarne il futuro".

Lavoro. "So che non vi è molto piaciuta la riforma del Lavoro" dice il ministro Elsa Fornero che aggiunge: "Ha effetti buoni e se ci sono che non vanno si possono cambiare, con spirito pragmatico. Dobbiamo puntare su una collaborazione tra forze sociali, questa è la nostra tradizione". Poi si rivolge direttamente alle imprese per sottolineare i motivi delle scelte fatte su flessibilità in ingresso ed in uscita con la riforma del mercato del Lavoro: "Diamo la possibilità di un anno di contratto a tempo determinato senza doverne spiegare le ragioni, ma non vogliamo una serie spicciola di contratti, ora tre mesi, ora altri mesi: questo impoverisce i lavoratori. Su una relazione di lavoro mordi e fuggi non si può investire". Al contrario, bisogna puntare su "condizioni meno umilianti per i giovani lavoratori, meno articolate", ponendo così "tutte le basi per una produttività più alta, crescente, e per rafforzare il rapporto tra dipendenti e imprese". Quanto alla "rigidità in uscita", quindi sul tema della riforma dell'articolo 18, il ministro si rivolge ancora agli imprenditori: "Ciò che a voi sembra troppo poco ad altri sembra inaccettabile. Il governo ha scelto una strada di equilibrio".

Confindustria. La prima richiesta dei giovani imprenditori è "l'abbassamento in maniera sostanziale" della pressione fiscale perché "il tempo della pazienza è finito". Il cuneo fiscale e contributivo, evidenzia ancora Morelli, è "tra i più elevati dell'Ocse: il 53% contro una media dell'Unione europea del 41%". Un livello che "strangola". Il governo, prosegue Morelli, "ha riconosciuto che gli italiani stanno dando una grande prova di responsabilità, accettando misure drastiche e impopolari. Se questo è vero, c'è un dovere morale di ridare, subito, fiducia al Paese abbassando, in maniera sostanziale, la pressione fiscale su chi lavora e sulle imprese che reinvestono. Invece i cittadini sono trattati come cavie per politiche inefficaci". A cominciare dal tagli dell'Irpef che rischia di essere "vanificato dall'aumento dell'Iva. Bisogna rilanciare la domanda interna". 

Proprio per questo i giovani di Confidustria chiedono di fare tabula rasa cacciando "i ladri, gli ignoranti e gli incapaci" dalla vita politica: "Siamo disgustati dall'idea della carica pubblica come scorciatoia per arricchirsi, ci ribelliamo a questo degrado", dice il leader degli under40 Jacopo Morelli. Servono "persone responsabili, preparate, all'altezza del compito. Abbiamo diritto a cambiare" continua l'imprenditore che aggiunge: "C'è spazio per interventi drastici, senza ipocrisie".